Ieri sera, insieme a Fra'Manconi, mi sono recato a controllare due dei miei miti musicali degli anni '90: i Gamma Ray e gli Helloween.
La location era il Tendastrisce, un tendone da circo molto ben strutturato e che mi è sembrato il posto ideale per tenere questo concerto: pulito, arioso, attrezzato e con una discreta acustica. Il problema maggiore è stato arrivarci in quanto le indicazioni di ben due persone ci hanno mandato un poò a puttane (è il caso di dirlo, credetemi). Questo disorientamento ci ha fatti arrivare che i Gamma Ray erano già a metà concerto.
Riconosiuta qualche faccia tipica della scena romana (mitico Baffo!!!) ci siamo trovati un cantuccino laterale da cui avevamo un ottima vista d'insieme. Sono così passate The Silence (un pò stucchevole in alcuni punti), la fantastica Ride The Sky (ah, i primi Helloween), Somewhere Out In Space (mi ha letteralmente riportato al 1997: quanto ho adorato quel cd!) e, nei bis, Send Me A Sign.
Finita questa parte mentre tutti andavano a dissetarsi noi abbiamo approfittato per riposare le gambe in platea ed abbiamo apprezzato gli AC/DC che passavano di sottofondo.
E' l'ora degli Helloween. Dopo ul'intro di atmosfera, si apprezza subito l'ottima scenografia (impegnativa per questo tipo di concerti) e poi si parte subito con un po di classici: Halloween, Sole Survivor, March Of Time.
Il primo singolo del nuovo album è As Long As I Fall (molto melodica e molto simela a If I Could Fly, ma è il loro formato single).
A ricordare chi sono ci pensa Eagle Fly Free: IL brano power metal.
Seguono Paint A New World ed A Tale That Wasn't Right.
Parte l'assolo di batteria che ci permette di concentrarci sul nuovo batterista: Dani Löble. Quasi sconosciuto ma che non mi ha fatto rimpiangere il grande Uli Kush. Durante la sua prova gli altri del gruppo si sono esibiti in un teatrino a base di humour crucco, simpatico ma che avrebbe fatto mettere mano alla pistola a più di un fan (si sà, questi di Amburgo hanno sto spirito di kartoffel...).
The Bells Of The Seven Hells (non mi è piaciuta molto), We Burn, King For A 1000 Years.
Richiamati a gran voce eseguono Dr. Stein (oh yes!) e un medley - I Can/Where The Rain Grows/Perfect Gentelman/Power/If I Could Fly/Steel Tormentor/Keeper Of The Seven Keys che ha permesso a tutti i presenti di sgolarsi sui pezzi più amati.
Nel secondo bis tornano sul palco con i Gamma Ray (che altri non sarebbero che una costola dei primi Helloween, quelli che hanno fatto la storia della musica)e Future World e I Want Out scorrono via che è un piacere.
Un concerto su cui sinceramente non contavo molto per via della scarsa resistenza di Andi Deris (cantante degli ultimi Helloween) ma che invece mi ha soddisfatto parecchio: vuoi perchè i pezzi sono dei classici, o perchè erano i primi che si divertivano o perchè si sono impegnati ad intrattenere il pubblico come mai mi sarei aspettato. Cambi di scenografie, di abiti e vari siparietti, e la maniera di condurre il pubblico a cantare e a seguirli.
Certo, ieri avrei ammazzato Michael Weikath (il chitarrista fondatore) perchè suonava davvero in maniera irritante (all'inizio pensavo fossero problemi tecnici) e ci sono state una marea di stecche tra i veterani del gruppo (ma molte meno di quante ne ho prese io che cantavo, :-))
In definitiva un buon concerto ricco di trucchi per rendere grande un entertainer.
Nota positiva finale: l'atmosfera straordinariamente rilassata fra i metallari presenti, era davvero una festa, tutti allegri e neanche una faccia truce di quelle che affollano sti eventi. Di bene in meglio.
