giovedì 22 maggio 2008

London - giorno 7

Oggi abbiamo un nuovo appuntamento. Fra, la domenica, si incontra con un altro team di lavoro per portare avanti un suo progetto. Oggi ci vado pure io e cercherò di disegnare il logo.
Sbrigati i convenevoli cerchiamo di muoverci che se arriviamo tardi gli altri rastano fuori. Con nostra spiacevole sorpresa, alla stazione scopriamo che il treno che avremmo dovuto prendere, e che in 20 min ci avrebbe portati a destinazione, oggi non passa perchè ci sono lavori in corso. Dopo un iniziale smarrimento Fra trova la soluzione e contatta gli altri membri del team per avvisarli che facciamo mezz'ora di ritardo.
Quando finalemente arriviamo, mi trovo dentro una palazzina che ospita uffici in affitto, anche "a ore", con tutti i comfort, dal proiettore, varie lavagne, internet ad una supercucina iperattrezzata.
Infatti appena dentro inizio a conoscere gli altri tre ragazzi (programmatori) mentre ci beviamo un caffè e sgranocchiamo barrette di cioccolato. Collegati i computer si fa il punto della situazione e cosa si spera di ottenere entro fine giornata.

Le ore iniziano a trascorrere ed io passo in rassegna molte soluzioni, dapprima giocando con il nome del progetto, componendolo e scomponendolo, poi esplicitando il significato e così via. Al termine della giornata sarà molto più semplice e sintetico di quanto pensato in partenza (per fortuna).

Abbiamo lavorato così fino alle 17 (tolta la pausa pranzo), con gran concentrazione ed isolati dal mondo esterno (anche perchè mio fratello mi ha requisito il cellulare perchè il suo era scarico).

Alle 17 e qualcosa, siamo all'aria aperta e si prende appuntamento per il prossimo meeting. Prendiamo un autobus al volo ed andiamo. Al cambio capiamo che, se non vogliamo fare tardi all'appuntamento della sera, dobbiamo evitare di passare da casa. Arriviamo quindi a Soho, un pò in anticipo sui tempi, e ci facciamo un giro nei dintorni fino ad un ottima pasticceria tenuta da italiani che ci riconoscono da lontano. Entriamo nel pub, ci accomodiamo ad uno di quei tavoli alti con sgabelloni e nell'attesa di Aaron e di Piotr iniziamo a sorseggiare una pinta.

Aaron è ormai una mia vecchia conoscenza, di tutte le volte che sono venuto nella Perfida Albione lui c'era sempre. Ed è da lui che ho trascorso il capodanno (peccato non ci sia anche Sam).

Arrivano presto e subito iniziamo a scherzare. Se in questi giorni mi ero sentito un pò legato nel parlare e nel comprendere la lingua (ma ho spesso avuto a che fare con ragazzi indiani che, come dice Fra, sono per il corso avanzato) adesso mi sento finalmente a mio agio. E non ho neanche finito la prima birra!
Le ore poi sono passate volteggiando tra pinte e whisky (ho scoperto che il Jamison's mi piace e che sa di noce di cocco) tra stereotipi e parolacce ed esperienze di viaggi, inviti (se venite a Roma...) e stili di vita.
Quando decidiamo di alzarci il locale è ormai deserto e ci incamminiamo verso Trafalgar Square. Per strada convinco Aaron a prendere dei sigari, li accendiamo e, come il tabacco anche i miei ricordi iniziano a sfumare e a disperdersi nell'aria fredda londinese. Ci siamo seduti sulle scale centrali ed abbiamo chiacchierato, e io anche ho marcato il territorio, sobillato da chi era di casa, in una delle piazze più visitate al mondo con due energumeni della security alle nostre spalle che avevano intuito qualcosa ma non ne erano sicuri (ma sicuramente qualche telecamera avrà fatto il compito suo).
La notte si conclude con noi che ci infiliamo su un bus, che manchiamo la nostra fermata e che ce la facciamo a piedi per crollare a letto. Cmq una gran bella serata che ci ha ripagati della sfiga del giorno prima (per la cronaca, oggi il tempo era bellissimo!)

4 commenti:

Didì ha detto...

gaetà ma sempre come il limone ti fai?? stavolta sarai andato anche troppo oltre la schiuma!!

ma il logo alla fine l'hai fatto?
postalo!

Anonimo ha detto...

Forse stai un pò trascurando la BIRRA NORMANNA...........

GaeOfD ha detto...

in effetti sarebbe ora di ritornare a rimestare nel pentolone: ritornerò

Anonimo ha detto...

Il pentolone ......ah ah ah!