venerdì 16 maggio 2008

London - giorno 4


Mi sveglio piu' tardi del solito, alle 9 e gli altri sono gia' in piedi da un po'. Mi vesto in fretta e non ho tempo di aggiornare il blog. Fuori il tempo e' ancora peggiorato con la comparsa di un po di pioggerellina.
La meta e' la solita Piccadilly Circus che ci sono un po di negozi. Alle 12 siamo gia' con Fra per pranzare. Andiamo a provare gli hamburger di All Bar One, che sono ben fatti. Ci separiamo tutti e quattro. Fra torna a lavoro e io vado a fare un salto a Westminster, prima di recarmi a Vittoria per salutare Nic e Mat che tornano in Italia. Ho un po di problemi per trovare la couch station ma alla fine ce la faccio. Il problema e' che ci ho messo qualche minuto di troppo e i miei amici sono gia' in viaggio per Stansted. Avrei voluto salutarli, dirgli che mi ha fatto piacere conoscerli. Spero di rivederli.
Un po mogio, me ne vado in un caffe' a gustarmi un espresso che manco a dirlo era penoso e a pensare che cosa posso fare in solitudine.
Vado in quel museo, no forse meglio l'altro. Decido di andare dalle parti di Tottenham dove esiste una viuzza con la piu' alta concentrazione di negozi di strumenti musicali della Gran Bretagna. Una vera cuccagna. Passo in rassegna una ESP Horizon II (che bestia), una Music Man John Petrucci (che manico), un Vintage JB fretless, un paio di batterie elettroniche. Insomma qualcosa tipo 10000 euro in totale, ma giusto per provare. Che soddisfazione. Aaah.
Il tour prosegue tra le librerie di Soho (spesso completate da Sex Shop!) e in quella che scopro essere la Gay Street.

A BlackFriars un collega di Fra lascia l'azienda verso mete piu' appetibili e offre da bere a tutti. Provo una birra verde (Stonhenge Ale, mah, erbacea).
Ingolliamo qualcos'altro e poi corriamo letteralmente a casa, buttiamo due magliette nello zaino e vengo iniziato al gioco dello squash (un piccolo sogno giovanile). In meno di 10 min non mi sento piu' le gambe e ho un ginocchio che invece si fa sentire. Si prosegue per un altra mezz'ora. Lasciamo la palestra alle 23.00 che e' ormai chiusa. Un enorme centro sportivo con 6 campi da squash, hockey ecc ecc. mi sarebbe piaciuto visitarla meglio (e avercela sotto casa a Roma).
Inutile dire che a sto punto la stanchezza ci ha messo k.o. senza pensarci troppo.

2 commenti:

Didì ha detto...

riga 21, errore di sintassi: "il problema che ci ho messo qualche minuto..." caso mai "il problema E' che ci ho messo qualche minuto..." ma cmq (mai come in questi casi) il problema mi sa che è un altro...
bacetti

ps: continua ad aggiornare che mi piace il diario... anche se ti invidio non sai quanto!

GaeOfD ha detto...

sapevo di alzarti una palla facile in effetti.
Anche se questo diario e' solo ed esclusivamente per me (in quanto affetto da amnesia fulminante) spero che tu possa ricambiare il rosicamento quanto prima scrivendo delle tue escursioni.
Bacetti!