mercoledì 14 maggio 2008

London - giorno 2


Notte passata non particolamente bene, tra la digestione, il caldo e la sveglia di Fra. Decido di restare a letto nella speranza di riaddormentarmi tanto gli altri due italiani ospiti dormono ancora. Sono due amici trentini che scopriro' essere molto simpatici e loquaci.
Il letto mi respinge. Aggiorno un po il blog, navigo e quando decido che e' l'ora di andare a prendere una boccata d'aria da solo, iniziano a sbucare dalla loro tana cosi' che li aspetto.
Lascio che siano loro a proporre l'itinerario e infatti la prima tappa e' qualcosa che non mi sarebbe mai venuto in mente di andare a visitare ma che risulta essere di grande interesse= lo stadio dell'Arsenal.
Ci si arriva a piedi e in 15 min arriviamo. Per prima cosa facciamo un salto in uno dei due negozi sotto la struttura. E' la piu' imponente raccolta di merchandise che abbia mai visto. Un centinaio di prodotti, tra i piu' disparati, che hanno l'unico scopo di diffondere il logo Arsenal. I miei due compagni sono esperti di calcio e mi raccontano delle differenze tra i nostri club e quelli albionici.
Lo stadio internamente sarebbe pure visitabile ma a pagamento. Da fuori lascia trasparire un ristorante e altre meraviglie e si presenta come una struttura davvero molto bella e imponente, ricca di soluzioni azzeccate. Cerco di fare una foto che renda l'idea ma mi trovo costretto a rinunciare.

Nel frattempo abbiamo gia' fatto la nostra prima colazione inglese, dove il sottoscritto ci e' andato cauto con un semplice chicken burger senza patatine (nonostante lo stupore della cameriera) mentre gli altri due hanno sperimentato con jacket potato, beans & mushrooms.
Andiamo a Camden Town? ok
La metro ci porta subito in questa famosissima via Sannio del pop-rock dove l'alternative perde la sua carica reazionaria per diventare omologazione e quindi e' tutto, ormai, per turisti. Comunque ci stanno un sacco di particolarita', negozi ultraspecializzati come CyberDog (esclusivamente cyber punk e rave people) e altri che hanno dai tatuaggi alle scarpe con superzeppa o abbigliamento fetish. Carini i negozi vintage. Stupisce il fatto che questa zona, comunque caratteristica, sia gia' abbastanza cambiata rispetto a quando ci siamo venuti la prima volta ognuno per i fatti propri qualche tempo fa. L'impressione e' come se a Trastevere si buttino a terra le viuzze, per ricostruirle ancora piu' caratteristiche. Al termine dei cantieri vedremo.
Ci attardiamo in un paio di pub. Intanto si fanno le 6 e dobbiamo raggiungere mio fratello a Piccadilly. Ci vado solo io perche' gli altri hanno bisogno di prendere a casa qualcosa per coprirsi perche' inizia a far freddo. Fra, mi porta in un megastore dove hanno una sala che ospita una cinquantina di pc, tutti nuovissimi naturalmente, collegati in rete col solo scopo di sfidare gli altri presenti ai numerosi giochi installati. Prima partita ad Halo= lo scopo e' ammazzare il proprio fratello, storia vecchia. Dopo aver ingoiato vari chili di piombo proviamo qualche altro gioco, ma poi decidiamo di tornare all'aria aperta. Siamo all'ora di punta, in una zona sempre affollata e la gente si scontra e si mescola senza tregua.
Dopo un po ci raggiungono Nicola e Matteo e altri due colleghi di Fra.
Cerchiamo un locale. Ci sediamo. Passiamo la serata.
Finalmente riusciamo a passare in ufficio dove la mia roba e' ancora parcheggiata.
Ora posso dormire soddisfatto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao....

Anonimo ha detto...

oooohhhhhhhh ...